CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO DEGLI STUDENTI TRA Il Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Perugia

CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO DEGLI STUDENTI TRA Il Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Perugia

L’ASP G.O. BUFALINI Centro di Istruzione e formazione professionale ha stipulato una convenzione con il Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università degli Studi di Perugia al fine di poter svolgere tirocini di formazione e orientamento degli studenti.

Negli ultimi anni, la scuola italiana ha assistito a un cambiamento radicale della normativa sui bisogni degli studenti. Si è passati da una prima fase di apertura alla “diversità”, attraverso le leggi sull’integrazione scolastica degli allievi diversamente abili e con l’insegnante di sostegno come figura di riferimento e supporto, a una seconda fase di inclusione di tutte le specificità di cui gli allievi possono essere portatori. In questo caso la normativa assegna a ogni insegnante del Consiglio di classe il compito di farsi carico dell’elaborazione e dell’applicazione di una didattica inclusiva, che persegua tre obiettivi fondamentali: garantire il successo formativo a tutti gli allievi, formulare una didattica per competenze e adottare una valutazione formativa.

Ma di quali allievi stiamo parlando? L’OCSE individua gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES), come “tutti quelli che non riescono a raggiungere un traguardo senza un aiuto aggiuntivo” e sulla base di questa considerazione li ripartisce in tre macro categorie, recepite anche dal legislatore nazionale: studenti con disabilità fisica, psichica o sensoriale; studenti con Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento; studenti con svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale.

Il nostro Centro di formazione grazie a percorsi IeFP e a quelli dedicati al contrasto all’abbandono scolastico per i ragazzi dai 16 anni permette ai tirocinanti di sperimentare la pratica didattica con gli studenti che, per motivi fisici, biologici, fisiologici, psicologici o economico-sociali, manifestano la necessità di interventi speciali in particolare con alunni stranieri di recente immigrazione con scarsa o nessuna conoscenza della lingua italiana.

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